checklist dei controlli fatti per arrivare alla soluzione dell'errore delle notifiche mail di Prestashop

PrestaShop 8.1.7: errore invio notifiche mail merchant

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checklist dei controlli fatti per arrivare alla soluzione dell'errore delle notifiche mail di Prestashop

La volta che PrestaShop ha smesso di inviare email di notifica (e come ho risolto)

Ti è mai capitato che qualcosa che funzionava perfettamente fino a ieri, oggi improvvisamente smetta di andare? A un mio cliente è successo proprio questo: il suo e-commerce (basato su PrestaShop 8.1.7) ha smesso di inviare le email di “Nuovo ordine” al proprietario del negozio. In altre parole, ogni volta che un cliente faceva un acquisto, il merchant non riceveva più la notifica via email dell’ordine in arrivo. Un bel problema per chi ha un e.-commerce: “E se perdo traccia degli ordini? E se non riesco a gestirli in tempo?” 😰

In breve

SintomoEmail “Nuovo ordine” non recapitate al merchant.
PiattaformaPrestaShop 8.1.7
ImpattoRischio ritardi nell’evasione e assistenza clienti.
Root causeModulo Alert e-mail non agganciato all’hook actionValidateOrder.
FixRe-setup modulo, pulizia cache, verifica aggancio hook, test ordine.
StatoRisolto

Panico (ma solo per un attimo)

Quando il cliente mi ha chiamata, ho impostato subito un percorso di diagnosi strutturato: priorità alla continuità del servizio, verifica delle cause più probabili e avanzamento per esclusione: controllo della posta in uscita, verifica dei record di autenticazione, analisi del tema e dei moduli, quindi verifica degli hook.

Un approccio ordinato e replicabile che riduce i tempi e individua rapidamente la causa. 🕵️‍♀️

Prima ipotesi: magari c’era un intoppo con la posta in uscita. Quindi ho eseguito un test sull’SMTP, ovvero sul sistema che invia le email dal sito. In pratica ho provato a inviare un’email di test dal server per vedere se partiva correttamente. Risultato: il test passava, le email di prova venivano spedite. Dunque il problema non era il server di posta in sé. Bene, un possibile colpevole depennato dalla lista. ✅

Seconda ipotesi: le impostazioni del dominio che spesso fanno i capricci: i record SPF e DMARC. Lo so, suonano tecnici, ma spiego al volo: sono come delle “etichette di sicurezza” che dicono ai server di posta quali mittenti sono autorizzati a spedire email per conto del tuo sito. Se non sono configurati bene, le tue email potrebbero essere bloccate o segnate come spam dai provider di posta. Quindi che ho fatto? Ho controllato i record SPF/DMARC del dominio e, per scrupolo, ho aggiunto il server dell’hosting alla lista degli autorizzati nell’SPF (in modo che Gmail & co. sapessero che quelle email sono legittime). Fatto ciò, abbiamo riprovato… ma niente, le maledette email di nuovo ordine ancora non arrivavano. 😓 (Avevo sperato fosse quello!)

Quando hai escluso il semplice, resta il misterioso

A quel punto l’enigma si infittiva. Le basi le avevo controllate: il sistema di posta funzionava, le impostazioni del dominio erano a posto…

Perché queste email continuavano a non partire?

Era chiaro che il problema nascesse dall’interno. Forse un problema interno al sito, un bug, oppure qualcosa legato al tema grafico o a un modulo non aggiornato. Per essere diligente, ho aggiornato il tema utilizzato (warehouse) all’ultima versione disponibile, sperando che fosse magari un conflitto o un bug noto del tema. Aggiorna, incrocia le dita, testa un nuovo ordine… e ancora nessuna email. 😔 Niente da fare.

A questo punto mi frullavano in testa domande su domande. “E se fosse colpa di un modulo? O di qualche impostazione nascosta? Cos’altro posso controllare?” E qui mi è venuta un’idea: chiedere un parere esterno. Solo che non avevo un collega sviluppatore a portata di mano in quel momento… così ho deciso di coinvolgere ChatGPT, il mio “collega virtuale” sempre sveglio. 😉

Un aiuto inaspettato (dal mio collega AI)

Devo ammettere che usare ChatGPT è stato quasi come fare brainstorming con un esperto di tech. Gli ho descritto il problema nei dettagli, come si fa con un collega quando cerchi di venirne a capo insieme. (Ho usato ChatGPT in quella che chiamo modalità thinking: più per ottenere spunti e conferme che una soluzione preconfezionata.)

Dopo qualche scambio, è venuto fuori un suggerimento illuminante: “Hai verificato che il modulo Mail Alerts (quello che invia le notifiche email) sia ancora agganciato all’evento giusto, quello dell’ordine confermato?”

Per chi non ha familiarità con PrestaShop: questa piattaforma funziona a moduli e hook (ganci). In pratica, ci sono dei punti di aggancio nel codice di PrestaShop (chiamati hook) a cui i moduli si collegano per eseguire certe azioni quando accadono eventi specifici. Ad esempio, quando viene convalidato un nuovo ordine, scatta l’evento “ordine valido” (il suo nome tecnico è actionValidateOrder) e lì dovrebbe essere collegato il modulo che manda le email di notifica. Se quel “gancetto” si sgancia, il modulo non sente più quando accade l’evento e quindi non fa partire l’email. In altre parole, è come se il campanello suonasse ma nessuno fosse collegato per sentirlo e reagire. 🔕📬

Ecco, ChatGPT mi ha spinto a controllare proprio quel gancio. Onestamente non ci avevo pensato prima, perché di solito è una di quelle cose che “o funziona, o funziona” – non si sgancia da sola. Però ormai avevo capito che bisognava dare un’occhiata anche lì.

La soluzione era dietro l’angolo (anzi, nell’hook mancante!)

Mi fiondo di nuovo nel pannello di amministrazione di PrestaShop, sezione Design -> Posizioni dei moduli. Cerco il modulo “Avvisi email” (Mail Alerts) e controllo i suoi ganci. Ed ecco la conferma: il modulo non era più collegato all’hook dell’ordine confermato (actionValidateOrder)! 😮 In pratica PrestaShop non “avvisava” più il modulo quando arrivava un ordine nuovo, e per questo nessuna email partiva. Bingo! Avevamo scovato il colpevole nascosto.

A quel punto, sapevo già cosa fare. Ho reinstallato e riconfigurato il modulo di Mail Alerts, assicurandomi che si riagganciasse correttamente al suo hook. (In genere la reinstallazione sistema queste cose automaticamente, e infatti così è stato.) Ho ricontrollato le impostazioni del modulo, rimesso l’email del merchant destinatario delle notifiche, e per sicurezza ho svuotato la cache di PrestaShop – non si sa mai, meglio partire puliti con la nuova configurazione.

Momento della verità: ordine di test! 🛒📧 Ho effettuato un ordine fittizio sul sito e… ding! Nel giro di pochi secondi, ecco comparire nella casella del merchant l’email di notifica del nuovo ordine. Funziona! Mi è scappato un sorriso di soddisfazione mentre avvisavo subito il cliente per comunicargli la soluzione del problema. 🙂 Problema risolto, cliente contento e meno preoccupato, e io pronta a godermi quel piccolo momento di vittoria che ti dà ogni grattacapo tecnico risolto.

Probabili cause e soluzioni

IpotesiVerificaEsitoAzione/Decisione
SMTP non consegnaTest invio/ricezione dalla mailbox merchantOKEsclusa la causa infrastrutturale email
SPF / DMARC (DKIM) erratiControllo record; aggiunto server hosting in SPFOKDeliverability in regola, problema persiste
Tema / front-endAggiornato tema compatibile 8.xNessun cambiamentoSi indaga livello applicativo/moduli
Modulo Mail Alerts disallineatoVerifica agganci del moduloHook mancanteRe-setup modulo e ri-aggancio a actionValidateOrder
CachePulizia cache PrestaShop/serverPulitaRitest con ordine: email ricevuta

Riflessioni finali (cosa ho imparato)

Questa esperienza mi ha insegnato (o meglio, ricordato) un paio di cose importanti. Primo: davanti a un problema prendersi del tempo per ragionare. Anche quando un problema tecnico sembra un mistero senza soluzione, mantenere un approccio calmo e sistematico fa la differenza. Ho affrontato una cosa per volta, escludendo via via le cause più probabili. È un po’ come fare il detective: cerchi gli indizi e procedi per eliminazione finché non restano che le possibilità nascoste. 🕵️

Secondo: l’aiuto esterno può fare miracoli, anche se viene da un’intelligenza artificiale. Usare ChatGPT in questo caso non ha significato premere un bottone magico, ma avere un secondo punto di vista con cui ragionare. A volte basta una domanda giusta (“Hai controllato l’hook del modulo?”) per accendere la lampadina giusta 🔍💡. E questo non sminuisce la competenza umana, anzi: è l’umano che decide di fare la domanda giusta e di interpretare la risposta. Con l’intelligenza artificiale la qualità della risposta riflette la qualità della domanda; se fai la domanda in modo errato, superficiale, senza spiegare il contesto, avrai una risposta con tante lacune e probabilmente non soddisfacente.

Infine, mai dimenticare l’aspetto umano. Dietro ogni problema tecnico c’è una persona preoccupata (il cliente, in questo caso) e un’altra determinata a risolverlo (ciao, sono io 👋). Empatia e comunicazione chiara col cliente sono fondamentali: mentre indagavo sul problema, ho tenuto informato il mio cliente di ogni passo, gli ho spiegato cosa stavo facendo in parole semplici, così da ridurre la sua ansia. Dopotutto, tecnologia e umanità devono andare a braccetto, soprattutto quando c’è qualcosa che non va.

La lezione imparata? Che un guasto tecnico, per strano che sia, si può risolvere combinando metodo, creatività e collaborazione. E la prossima volta che vi trovate davanti a un problema del genere, ricordatevi di non essere soli: c’è sempre una community, un collega o persino un AI pronto a darvi uno spunto. 😉

Ti è piaciuta questa piccola avventura nel mio mondo di problem solving? Spero ti abbia fatto sentire che, anche se i dettagli tecnici possono sembrare complicati, con il giusto approccio si riesce sempre a venirne a capo. 

Se hai una storia simile o un dubbio che ti assilla sul tuo sito, raccontamelo pure o chiedimi un consiglio – a volte, condividere il problema è già metà della soluzione. 🤗

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